Siamo soddisfatti e soddisfatte della decisione di Anddos, Associazione Nazionale contro le Discriminazioni da Orientamento Sessuale, alla quale siamo affiliati, di intraprendere azioni legali per tutelare le persone LGBTI dalla campagna diffamatoria a cui stiamo assistendo contro locali e circoli frequentati anche da moltissime persone eterosessuali.
In particolare, il nostro circolo compare anche nell’inchiesta de “Il Giornale”, mentre con i propri volontari era impegnato in un locale pubblico a distribuire profilattici e materiale informativo sulla prevenzione delle IST, sui servizi Anddos contro le discriminazioni e su altre iniziative culturali.
Il caso Varani, come ha dichiarato il Presidente di Anddos Mario Marco Canale, ha prodotto un’incredibile equiparazione tra realtà LGBTI e depravazione, degrado, abuso di droghe e violenza. Riteniamo che le responsabilità di questo massacro mediatico siano molteplici, in particolar modo di chi ha iniziato a parlare delle presunte “feste gay” in relazione a questa vicenda, consumatasi in un appartamento privato grazie ad un adescamento avvenuto in chat. Anche in qualità di circolo impegnato sui temi dell’informazione e del linguaggio nei media, abbiamo il dovere di denunciare con forza questa ignobile macchina del fango: le parole sono sassi e, in questo momento, si sta gettando un’ombra di discredito e pregiudizio che inasprirà in maniera molto grave le sofferenze di tutte quelle persone che già vivono situazioni familiari e sociali difficili e non sono pienamente accettate per quello che sono.
Rosario Coco
Presidente Anddos-Gaynet Roma