Il metal lgbtqi

di Tom Dacre

L’immagine data delle persone lgbtqi dalle associazioni in genere e nella comunicazione massmediale non ha nulla a che fare con la musica metal, anzi è spesso vicina alla cultura pop, a volte dovutamente (è nota la vicinanza di popstar quali Madonna, Beyoncè e Lady Gaga alle lotte lgbtqi), altre volte senza alcun motivo (non si capisce perché ai pride si debbano sentire musiche di Lorella Cuccarini, che ha più volte espresso pensieri contrari verso le rivendicazioni di lesbiche, gay e bisessuali, o di Britney Spears, sostenitrice di George Bush, che definire non gayfrendly è un eufemismo…).

Eppure nella musica metal non solo è difficile trovare canzoni che inneggino all’omofobia, ma sono anzi presenti anche testi che parlano di rapporti omosessuali, e ci sono anche musicisti di alto livello, tra i più conosciuti nell’ambiente metal, dichiaratamente omo o bisessuali.

Ne elenchiamo giusto i 3 più noti:

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Roddy Bottum, tastierista dei Faith No More, band statunitense che mischia la new wave con l’heavy metal, il punk HC e l’alternative rock, si è dichiarato omosessuale, e ha scritto la canzone Be Agressive, dove parla del praticare sesso orale a un uomo.

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Gaahl, per anni frontman dei Gorgoroth, band blackmetal norvegese,  è dichiaratamente omosessuale ed è considerato uno dei più grandi cantanti black metal.

 

 

 

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Rob Halford, frontman dei Judas Priest, gruppo britannico Heavy Metal, considerato il miglior cantante metal, tanto da essere chiamato “the master of metal”, è dichiaratamente omosessuale.

 

 

Questi tre artisti, non solo non hanno mai nascosto il proprio orientamento sessuale, ma hanno anche combattuto contro l’omobitransfobia, e a favore dei diritti delle persone lgbtqi, il loro orientamento sessuale è conosciuto dai loro e dalle loro fan, che, per quanto non proprio compatibili all’immagine delle persone lgbtqi data dalle associazioni, non si azzarderebbero mai a compiere atti di omofobia (cosa che non si potrebbe giurare da parte di alcune delle persone modaiole e discotecare…).
Tuttavia le associazioni lgbtqi continuano a non fare richiami al metal nelle loro pubblicità, né incoronerebbero mai le tre sovra citate icone gay del metal, come invece fanno con personaggi lontanissimi dalle lotte lgbtqi quali Britney Spears o Paris Hilton.

Roma Pride 2016: chi non si accontenta lotta!

Roma pride 2016(Da anddos.org) – Parte al nuova campagna del Roma Pride 2016, con lo slogan: “Chi non si accontenta lotta”. Un chiaro  messaggio affinché la lotta di liberazione sessuale continui, anche all’indomani della prima legge che consente alle persone dello stesso sesso di unirsi civilmente

Una comunicazione che si pone l’obiettivo di unire la tradizione del Pride con le sfide più moderne del movimento. Da un lato si rievoca co chiarezza la ragione fondamentale del Pride, ovvero la commemorazione dei moti di Stonewall del 1969, in cui la travestita Sylvia Rivera lanciò un tacco a spillo contro la polizia che perseguitava le persone LGBTI. Dall’altro, si propongono dei nuotatori in slip, che in questo caso non rappresentano solo delle figure svestite, bensì  la diffusione dei valori di libertà e inclusione anche nel mondo dello sport di base, una delle battaglie più difficili che attendono il movimento nei prossimi anni.

Non esistono diritti civili, insomma, se non si tiene sempre presente la dimensione della libertà del corpo, delle passioni e della sessualità, una libertà che passa anche per la provocazione e per l’ironia, per immagini forti che vogliono trasmettere in un solo istante la voglia di reagire a intere vite di negazione e repressione delle  identità.

L’appuntamento è quindi per sabato 11 giungo e Anddos, anche quest’anno, sta preparando un carro molto particolare: presto novità e sorprese.

La redazione

Pannella: la sua lezione è difendere i diritti ogni giorno.

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Ci lascia  Marco Pannella, uno dei simboli della lotta al dogmatismo e della difesa dei diritti costituzionali di libertà e valorizzazione della persona.
Quelle che oggi vengono considerate conquiste di civiltà come la legge sulla maternità e il divorzio, sono state osteggiate e diffamate senza ritegno esattamente come avviene oggi con il matrimonio egualitario, con il tema delle adozioni e dell’educazione di genere. Cogliere l’eredità di personaggi storici come Pannella significherà sviluppare gli anticorpi necessari affinché la storia dei diritti in questo Paese possa sempre rivolgersi in avanti senza mai doversi voltare indietro. Significherà ridare vita alla legge 194, che oggi rimane inapplicata in molti territori; significherà ragionare in termini di educazione e formazione all’interno delle Scuole, in termini di contrasto effettivo alle discriminazioni, in termini estensione di quei diritti civili che ancora restano esclusivamente delle coppie eterosessuali.
Come ha scritto Franco Grillini sul suo profilo Facebook: “La storia gli renderà merito”

Rosario Coco

Presidente Anddos-Gaynet Roma

Unioni Civili, Anddos-Gaynet Roma: giornata storica, ora politica scelga da che parte stare.

montecitorio1Oggi è una giornata storica, nella quale il diritto familiare in Italia va incontro alla sua più grande riforma dal 1975.
L’approvazione della legge sulle Unioni civili è decisamente poco rispetto a quello che ci aspettavamo, una legge che istituisce un istituto “ad hoc” per le coppie omosessuali ed esclude però i diritti dei bambini e delle bambine delle coppie omogenitoriali.
Tuttavia a fronte di un Paese in cui da oltre 20 anni si aspettava una legge, ci troviamo di fronte a un risultato comunque storico, che consentirà a centinaia di migliaia di persone di godere di un primo riconoscimento giuridico.
Toccherà al Movimento, alle Associazioni e alla Società Civile fare in modo che la politica scelga da che parte stare, dalla parte di chi oggi ha votato la fiducia chiedendo che questo sia un punto di arrivo, o dalla parte di chi invece vede questa legge come un primissimo e parziale punto di partenza.
Noi di Anddos-Gaynet Roma ci impegneremo, come sempre, nella grande battaglia culturale che ci aspetta, nelle scuole e nel mondo dell’informazione, per fare in modo che, attraverso la lotta agli stereotipi, alle discriminazioni e ai pregiudizi, la nostra classe dirigente sia presto pronta per l’estensione del matrimonio civile, per una seria legge contro l’omo-transfobia e per un piano efficace di educazione alla sessualità nelle scuole.

Rosario Coco

Presidente Anddos-Gaynet Roma