Unioni civili, la piazza è uno stop ai cattodem e ricorda al governo le altre urgenze sui diritti.

_R6B2799Le piazze di ieri sono uno stop senza appello per le proposte di mediazione irricevibili arrivate dall’area conservatrice del PD. Non si possono usare le unioni civili per inasprire le pene su una pratica già vietata in Italia come la gestazione per altri, che non riguarda in alcun modo questa legge e interessa nella stragrande maggioranza dei casi le coppie eterosessuali. Si tratta di una foglia di fico per coprire la volontà di negare diritti alle coppie omosessuali, come dimostra anche l’emendamento che vorrebbe declassare l’adozione del figlio del partner ad “affidamento particolare”, già ritenuto incostituzionale da molti esperti e che non garantisce pienamente la tutela dei minori in questione.
Da queste proposte, emerge tutta l’ambiguità del governo sul tema dei diritti, un’ambiguità che rischia di mettere in crisi una legge indispensabile attesa da decenni da migliaia di coppie, con e senza figli, omo ed eterosessuali, tenendo anche conto della parte che riguarda le convivenze. E’ necessario, infatti, andare oltre le unioni civili e far si che alle leggi seguano azioni concrete sul piano della cultura e del sociale: bisogna rinnovare la strategia nazionale LGBT, troncata da questo esecutivo, che grazie alla collaborazione con il Consiglio d’Europa agiva negli ambiti dell’informazione, della scuola, della sicurezza e del lavoro, bisogna ripristinare il ministero delle pari opportunità, bisogna riavviare il percorso della legge contro l’omo-transfobia. E’ necessario, infine, fare in modo che le unioni civili, siano davvero un primo passo per l’estensione del matrimonio civile a tutte le coppie, unica soluzione per la piena uguaglianza di fronte alla legge.
Per tutto questo, l’appuntamento è ora al presidio in Senato, giovedì 28 gennaio, in Piazza delle Cinque Lune, ore 11:00 (dai la tua disponibilità a presidiosenato@gmail.com

Rosario Coco, Presidente Anddos-Gaynet Roma, Imma Battaglia, Presidente Onorario DGP, Maria Laura Annibali, Presidente DGP, Adriano Bartolucci Proietti, Presidente Nazionale Gaycs

23 gennaio: “portare in piazza questione laicità”

Schermata 2016-01-13 alle 16.51.55“Stiamo assistendo in questi giorni a una pericolosa deriva di disinformazione che contrappone i diritti civili alla famiglia eterosessuale ‘tradizionale’. Si tirano in ballo questioni completamente estranee alla proposta Cirinnà quali la gestazione per altri, con l’unico obiettivo di boicottare una legge che riguarda il futuro di decine di migliaia di coppie, con e senza figli. A chi ci chiede di ‘mediare’ o di inserire inasprimenti delle pene sulla gestazione per altri, rispondiamo che è assurdo dar seguito a simili mistificazioni e trasformare una legge che garantisce diritti un una legge che pone dei divieti di natura penale. Ci aspettiamo che la politica scelga il dialogo con la società reale, non con gli integralisti del ‘family day’, dove si specula sul pregiudizio e la menzogna per negare i diritti. Bisogna dare risposte a una società che cambia: la proposta Cirinnà è il minimo per iniziare a riconoscere finalmente i diritti delle coppie omosessuali, i diritti dei bambini delle famiglie omogenitoriali e i diritti di tutte le coppie conviventi.

Va infine ricordato che la proposta Cirinnà riconosce anche le convivenze di fatto, istituendo per la prima volta una forma di tutela di base distinta dal matrimonio. Per questo motivo saremo in piazza a Roma, al Pantheon giorno 23 gennaio alle 15.00 e in presidio al Senato dal giorno 28, per contribuire ad una mobilitazione che vedrà oltre 80 piazze italiane muoversi al motto di ‘Svegliati Italia, è ora di essere civili’. Sarà una manifestazione di laicità in cui bisognerà portare temi e problemi che questo governo deve ancora affrontare, come le politiche contro le discriminazioni, la strategia nazionale Lgbt di recente interrotta, la delega alle pari opportunità ancora vacante. Da sabato, quindi, inizia per noi un percorso che dovrà portarci al di là di questa legge, verso un futuro di libertà, diritti e inclusione sociale”. Lo dichiarano in una nota congiunta Imma Battaglia, presidente onorario Di Gay Project, Maura Laura Annibali, presidente Di Gay Project, Rosario Coco, presidente Anddos-Gaynet Roma, Adriano Bartolucci Proietti, presidente Nazionale Gaycs.

Roma, 23 gennaio mobilitazione al Pantheon

Schermata 2016-01-12 alle 22.09.04“Grazie al grande entusiasmo dimostrato da attivisti e realtà associative su Roma la mobilitazione del prossimo 23 gennaio è stata spostata in piazza del Pantheon alle ore 15:00“. Così in una nota congiunta Imma Battaglia, presidente onorario di gay project, Maura Laura Annibali, presidente di Gay project, Rosario Coco, presidente Anddos-Gaynet Roma, Adriano Bartolucci Proietti, presidente nazionale Gaycs. “Ci attiveremo concretamente per la riuscita dell’evento, in quanto riteniamo indispensabile sottolineare tanto l’assoluto ritardo del nostro Paese in tema di diritti, quanto il fatto che la proposta di legge Cirinnà sia solamente il minimo indispensabile che la politica riesca in questo momento a concepire. Sarà solo un primo, necessario, passo verso la piena uguaglianza del matrimonio aperto a tutte le coppie e, soprattutto, sarà fondamentale che questa mobilitazione, che ci vedrà anche in Presidio nei pressi del Senato dal giorno 26 a Piazza delle Cinque Lune, sia solo l’inizio di una sera riflessione sull’assenza di politiche contro le discriminazioni delle persone Lgbti in questo Paese, nonché su una revisione complessiva del diritto di famiglia in senso laico e plurale” conclude la nota.

Fonte: Omniroma

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