Il sesso è cultura – giovedì 8 giugno alla Gay Croisette del Roma Pride

In occasione del Roma Pride 2017, Anddos-Gaynet Roma propone il dibattito “Il sesso è cultura”.

Non parleremo di cultura non nel senso di sapere quando è nato Dante, ma cultura come visione del mondo, idea della società e delle relazioni tra le persone.

Tutti elementi che si intrecciano, si sviluppano e si esprimono profondamente anche attraverso il nostro modo di vivere la sessualità.

Che significa ancora oggi liberazione sessuale? che significato hanno i luoghi in cui si può fare sesso?

Quali responsabilità esistono, nel 2017, nella prevenzione delle Infezioni Sessualmente Trasmesse?

A queste e ad altre domande risponderanno Martina Carpani, Resp. nazionale della Rete della Conoscenza, realtà nazionale che riunisce il mondo dell’università e la ricerca

Valerio Mezzolani, Segretario nazionale di Gaynet, associazione che si occupa di formazione in collaborazione con l’ordine dei giornalisti, Rosario Coco, Presidente del circolo Anddos-Gaynet Roma, coautore nel 2014 de “Lo Stylebook di Gaynet” insieme ad Alessandro Paesano, Stefano D’Agnese, Resp. associazione Skyline. Conduce Alessandro Paesano, giornalista e militante.

L’iniziativa avrà luogo nell’ambito della Gay Croisette, la dieci giorni di eventi, cultura e spettacolo promossa dal coordinamento Roma Pride nella Gay street di Roma, in via San Giovanni in Laterano, giovedì 8 giugno alle ore 20:00.

Cecenia, Ambasciata russa rifiuta le firme di Amnesty, attivare in Italia la legge sulla protezione internazionale

Oggi, nei pressi dell’ambasciata russa a Roma in Via del Castro Pretorio,   Amnesty International – Italia ha provato a consegnare invano all’ambasciata russa le oltre 40.000 firme raccolte contro le torture e le uccisioni degli omosessuali in Cecenia. Erano presenti All Out, diverse realtà lgbti romane, il coordinamento Roma Pride, il collettivo Prisma – Sapienza e i giornalisti di Pressing Nobavaglio. Il circolo Anddos-Gaynet Roma – è sceso in piazza insieme alle altre realtà con i simboli del movimento Noi esistiamo
Lo abbiamo detto in 5 lingue, compreso l’inglese, perché non esiste una cultura immune all’omo-transfobia e quello che accade oggi in #Cecenia può accadere in tutte quelle altre parti del globo, specie nei 78 Paesi in cui purtroppo l’omosessualità è ancora punita con la tortura, il carcere e in alcuni casi la pena di morte.

 
E grave che l’ambasciata russa si sia rifiutata di ricevere le firme raccolte da Amnesty, gesto reso ancora più preoccupante dal fatto che in Europa solo le ambasciate russe di Spagna e Danimarca hanno accettato le firme.   Vogliamo che il nostro governo prenda una posizione forte contro quello che sta accadendo in Cecenia, come hanno i ministri degli esteri di Spagna, Francia, Germania e altri Paesi europei, perché si tratta di un crimine contro i diritti umani che interessa tutti e tutte. 
 
Quando si nega l’identità si nega la libertà delle persone, tenendole letteralmente in catene, come è stato rappresentato oggi in piazza. Anche persone eterosessuali sono state probabilmente imprigionate, per il semplice fatto di “non sembrare” etero o avere avuto contatti con altri omosessuali. E’ necessario facilitare l’accoglienza delle persone che tentano la fuga dalla Cecenia attuando la normativa italiana sulla protezione internazionale, che proprio in queste settimana copie 10 anni, e facilitando le richieste d’asilo per chi è perseguitato per reati non previsti dal nostro codice penale. Non ci fermiamo e lo diciamo forte:
Noi esistiamo! – #我們存在 – #Tunaishi – #Weexist –#мысуществуем! – ‎#‎‎نحن موجودون

Roma Pride dedicato al corpo e alla libertà di scelta, no agli anatemi sulla gestazione per altri 

Il Roma pride 2017 del prossimo 10 giugno sarà dedicato al tema del corpo e della sessualità.  Su questo argomento in Italia c’è letteralmente un’emergenza. Come testimoniano i dati dell’Istituto Superiore di Sanità,Il 70% delle nuove diagnosi avvengono in stato di AIDS conclamato e vi è un aumento esponenziale tra i giovani in termini di incidenza. Sessualità vuol dire tuttavia anche cultura, rispetto, autodeterminazione e contrasto del bullismo nelle scuole, che si fa da in gran parte proprio sui pregiudizi legati al corpo e al sesso.

Il Roma Pride ha avuto inoltre il merito di aprire la questione relativa alla gestazione per altri, tema che va affrontato in termini di regolamentazione. A chi ha espresso posizioni censorie per difendere le donne dallo sfruttamento che avviene in alcuni Paesi, diciamo che è proprio il proibizionismo unito all’assenza di regole che favorisce illegalità e sofferenza.

La libertà di scelta sul proprio corpo, infine, è un tema trasversale he investe ogni persona ed è strettamente legato al contesto culturale che ci circonda. Per questo, nell’ambito delle iniziative legate al Roma Pride, il circolo Gaynet Roma affiliato Anddos organizzerà un dibattito intitolato ‘Il sesso è cultura’, Giovedì 8 giugno durante la programmazione serale della Gay Croisette.

Omotransfobia, giornata da dedicare alle vittime in Cecenia, 5 giugno manifestazione a Roma promossa da Amnesty International

La giornata internazionale contro l’omo-transfobia va dedicata quest’anno alle vittime delle persecuzioni in Cecenia e più in generale a tutti quei Paesi in cui ancora l’omosessualità è criminalizzata o repressa dalla società.

In Italia, come negli altri Paesi, bisogna ricordare che la battaglia contro l’omofobia riguarda il diritto all’identità di ogni persona e investe quindi l’intera cittadinanza.


Per tener viva la memoria, il nostro circolo ha promosso per venerdì 19 maggio (ore 18:00 biblioteca Raffaello, Roma) una conferenza sul caso Braibanti, che risale al 1968, l’unico caso nella storia della repubblica italiana in cui il reato di plagio fu usato per distruggere una coppia omosessuale e torturare con oltre 40 elettroshock un giovane di 20 anni.


La battaglia contro le discriminazioni delle persone Lgbti non è una questione di minoranza, un tema di categoria o tantomeno un tema geopolitico. E’ un tema che riguarda i diritti umani.
Per questo, il nostro circolo, insieme al movimento “Noi esistiamo“, aderisce convizione alla manifestazione promossa da Amnesty international il prossimo 5 giugno a Roma, per tenere alta l’attenzione sui fatti in Cecenia e rivendicare i diritti delle persone lgbt come diritti umani universali

A sostegno degli attivisti e della attiviste russe verrà infine organizzata domenica prossima 21 maggio presso il circolo Arci Sparwasser di Roma una serata di raccolta fondi per il network internazionale All Out, che sarà anche occasione per sostenere la mobilitazione del 5 giungo e sensibilizzare la società civile.