Roma Pride 2016: chi non si accontenta lotta!

Roma pride 2016(Da anddos.org) – Parte al nuova campagna del Roma Pride 2016, con lo slogan: “Chi non si accontenta lotta”. Un chiaro  messaggio affinché la lotta di liberazione sessuale continui, anche all’indomani della prima legge che consente alle persone dello stesso sesso di unirsi civilmente

Una comunicazione che si pone l’obiettivo di unire la tradizione del Pride con le sfide più moderne del movimento. Da un lato si rievoca co chiarezza la ragione fondamentale del Pride, ovvero la commemorazione dei moti di Stonewall del 1969, in cui la travestita Sylvia Rivera lanciò un tacco a spillo contro la polizia che perseguitava le persone LGBTI. Dall’altro, si propongono dei nuotatori in slip, che in questo caso non rappresentano solo delle figure svestite, bensì  la diffusione dei valori di libertà e inclusione anche nel mondo dello sport di base, una delle battaglie più difficili che attendono il movimento nei prossimi anni.

Non esistono diritti civili, insomma, se non si tiene sempre presente la dimensione della libertà del corpo, delle passioni e della sessualità, una libertà che passa anche per la provocazione e per l’ironia, per immagini forti che vogliono trasmettere in un solo istante la voglia di reagire a intere vite di negazione e repressione delle  identità.

L’appuntamento è quindi per sabato 11 giungo e Anddos, anche quest’anno, sta preparando un carro molto particolare: presto novità e sorprese.

La redazione

Coordinamento Roma Pride: il Prefetto revochi l’autorizzazione alla manifestazione di Casapound.

roma-gay-pride-2015-orig_mainPubblichiamo il Comunicato delle associazioni del Coordinamento Roma Pride in merito alla manifestazione del prossimo sabato 21 maggio

Il Pride, momento di massima espressione della lotta di liberazione del movimento LGBTQI, ripudia da sempre ogni forma di sopruso, autoritarismo e totalitarismo e proclama come suoi valori fondativi quelli dell’antifascismo, dell’antisessismo e dell’antirazzismo.
Il Coordinamento Roma Pride non può pertanto tollerare che per le strade di Roma sfili una manifestazione organizzata dal movimento neofascista e reazionario Casapound.

È ulteriormente inaccettabile che a questa mobilitazione internazionale “in difesa dei confini, delle tradizioni e dell’identità” sia concesso di attraversare Piazza Vittorio Emanuele, cuore multietnico e multiculturale della capitale, e di tenere un concerto di gruppi musicali di ispirazione fascista nel parco pubblico di Colle Oppio.

Questo avviene mentre assistiamo, con crescente preoccupazione, al susseguirsi di azioni squadriste anche contro la nostra comunità, come il blitz a Roma nella sede del Gay Center e a Gaeta nel corso di una conferenza sulle unioni civili.
In questo clima politico, segnato da nuove ondate di razzismo ed omolesbotransfobia, il Coordinamento Roma Pride nota, con aggiuntiva indignazione, che questa manifestazione è dedicata allo scrittore e saggista francese di estrema destra, Dominique Venner, che il 21 maggio 2013 si suicidò a Parigi per protestare contro l’islamizzazione della Francia e dell’Europa e contro il matrimonio egualitario approvato pochi giorni prima.

Il Coordinamento Roma Pride si unisce quindi alle voci dell’ANPI, delle Madri per Roma Città Aperta, del Coordinamento Romano Acqua Pubblica, dei movimenti e collettivi studenteschi antifascisti, di sindacati e di parlamentari del Partito Democratico e di Sinistra Ecologia e Libertà nel chiedere al Prefetto di Roma di revocare l’autorizzazione alla manifestazione onde evitare che Roma diventi palcoscenico internazionale di apologia ed esaltazione di valori antidemocratici e anticostituzionali.

Il Coordinamento Roma Pride sostiene il presidio a Piazza dell’Esquilino alle 9 di sabato 21 maggio, promosso dalle organizzazioni e dai gruppi antifscisti per difendere, compostamente e pacificamente, una Repubblica pienamente democratica e la piena attuazione della Costituzione.